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Il fotoritocco per prodotti ed e-commerce

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Simone Grigoli

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La fotografia digitale ha rivoluzionato il mondo della fotografia in termini di produttività e facilità di esecuzione, ma è con il fotoritocco che questi due aspetti raggiungono il massimo della loro espressione.

Soprattutto per quanto riguarda la fotografia commerciale, gli strumenti di photo editing e la capacità di saperli usare in maniera completa fanno la differenza tra una foto che fa vendere ed una che non passa il messaggio del prodotto.

Se hai un catalogo di prodotti da fotografare per pubblicarli su un marketplace e vuoi delle foto professionali in tempi rapidi, contattaci e studieremo la soluzione ideale per te.

Ma ora vediamo insieme le principali tecniche di fotoritocco ed i programmi più utili per realizzare buoni lavori fotografici.

  1. Cosa è il fotoritocco?

    1.1 Le funzioni di fotoritocco automatiche
    1.2 Le modalità predefinite ed i filtri

  2. I principali aspetti della creazione di una foto

    2.1 Il formato RAW ed il JPEG
    2.2 L’inquadratura ed il cropping
    2.3 La pulizia dell’immagine con il fotoritocco

  3. Il fotoritocco per la fotografia prodotti
    3.1 L’esposizione ed il contrasto

    3.2 Il bilanciamento del bianco
    3.3 Il fotoritocco dei colori
    3.4 La nitidezza

  4. I migliori software gratuiti per il fotoritocco

Cosa è il fotoritocco?

Il fotoritocco, oppure post-produzione, è l’erede moderno della camera oscura per la fotografia su pellicola.

Possiamo definirlo come l’operazione di elaborazione delle immagini digitali attraverso l’utilizzo di software appositi chiamati editor di grafica.

I moderni software permettono di compiere delle trasformazioni totali delle fotografie, perché forniscono il completo controllo dell’immagine.

Nel nostro caso l’utilizzo di un software di photo editing per le foto di prodotti, ha l’obiettivo di ridurre al minimo le imperfezioni dell’immagine originaria, e di esaltarne gli aspetti significativi.

Il suo scopo può essere puramente creativo. In questo caso, l’intento è quello di creare una nuova immagine che abbia come soggetto principale quello della foto originaria.

Le funzioni di fotoritocco automatiche

I moderni strumenti fotografici digitali, smartphone compresi, offrono molte possibilità di automazione del processo di photo editing, ma interessano solo aspetti superficiali delle immagini, come il colore e la luminosità.

Gli algoritmi dei software di post-produzione sono sempre più efficaci nel capire gli aspetti che potrebbero essere migliorabili di una foto. Il software trova da solo il giusto mix di luminosità, ombre, saturazione del colore, bilanciamento del bianco etc.

Questo sistema è molto utile se il nostro obiettivo è quello di migliorare foto che non sono venute particolarmente bene, oppure che sono state scattate in condizioni particolari.

Con questi ottimizzatori integrati la foto può essere genericamente migliorata.

Per i fotografi più esperti ma non solo, è fondamentale che la foto sia scattata bene fin da subito.

Con una buona immagine non ci resterà che un lavoro di perfezionamento, per rimuovere o aggiungere elementi all’immagine.

Le modalità predefinite ed i filtri

Se un generico maquillage della foto non ci basta, possiamo utilizzare le impostazioni dei nostri apparecchi oppure applicarle dei filtri.

Le impostazioni predefinite come la modalità macro, oppure il bokeh, il panorama, le modalità per foto in movimento etc. sono sempre preferibili alla modalità manuale, se le nostre abilità di fotografo non sono eccezionali.

Il software dell’apparecchio regolerà il sensore in maniera ottimale a seconda delle condizioni di scatto.

A maggior ragione con le macchine digitali attualmente in commercio, la qualità delle foto con queste modalità cresce esponenzialmente.

Chiaramente una foto scattata in modalità predefinita non lascerà molto spazio alla possibilità di ritocchi, e comunque li renderebbe più complicati, inoltre non permette di dare all’immagine un tocco personale.

Per curare questi aspetti è necessario affidarsi alla modalità manuale ed alla nostra esperienza.

I filtri invece sono dei mix di settaggi che servono a dare all’immagine un aspetto specifico.

Possono adattarsi particolarmente bene ad un soggetto fotografato, o nel nostro caso ad un prodotto, ed aiutarci ad esaltarne le caratteristiche che vogliamo evidenziare, ma anche stravolgere completamente l’immagine.

È importante comunque che il fotoritocco non abbia un effetto distruttivo sull’immagine originale.

Per evitare questo effetto negativo evitiamo di modificare eccessivamente le immagini, o di applicargli troppi filtri.

Effettuare un buon numero di scatti ed organizzare le immagini ordinatamente è molto più efficace che cercare di ritoccare una foto che non ha delle buone caratteristiche.

I principali aspetti della creazione di una foto

Il formato RAW ed il JPEG

Come necessaria premessa dobbiamo precisare che non tutti i formati fotografici sono uguali.

I comuni formati sono spesso utilizzati perché attraverso la compressione dei dati permettono un risparmio in termini di spazio. Stiamo parlando ad esempio del JPEG con il quale abbiamo a che fare per la fotografia commerciale.

Il formato RAW è invece un formato completo, che possiamo ottenere con le migliori macchine fotografiche, e fornisce tutti i dati dell’immagine digitale.

Questo formato è preferibile se vogliamo fare il fotoritocco di un immagine in maniera professionale, in quanto mantiene inalterata la qualità originale, garantendoci un maggiore range di editing.

L’inquadratura ed il cropping

prima del taglio immagine e del fotoritocco
fotoritocco-taglio immagine

Il primo step del fotoritocco è quello di trovare la giusta inquadratura dell’immagine.

Dobbiamo assicurarci che il soggetto sia ben centrato e dritto, e per farlo i software integrano delle bolle digitali per raddrizzare in post-produzione.

Questi strumenti sono integrati anche nelle macchine fotografiche stesse, infatti le griglie, i riquadri ed i mirini visibili nell’obiettivo, hanno lo scopo di ottenere la migliore inquadratura possibile.

Il cropping invece consiste nel ritaglio dell’immagine. È una funzione fondamentale perché ci permette di collocare il soggetto bene all’interno del formato che ci serve.

Funziona come una specie di zoom. Più riduciamo l’immagine ai bordi e più il soggetto sarà in evidenza.

La pulizia dell’immagine con il fotoritocco

Il fotoritocco professionale, come detto in precedenza, ha la funzione principale di rimuovere i difetti di un immagine.

Anche quando scattiamo con apparecchiature professionali, imprevisti come ad esempio gli agenti atmosferici, oppure problemi di settaggio che riguardano il set, condizioni estreme di luce e di buio, potrebbero causare dei problemi alle nostre fotografie.

Questi difetti si traducono in macchie, eccessi di luminosità localizzata in alcuni punti, ombre troppo marcate o mancanti etc.

Utilizzando un software di post-produzione tutti questi problemi possono essere risolti agevolmente.

È importante riuscire a guardare l’immagine nel suo complesso su di uno schermo adeguato, per rilevare le imperfezioni e tutto ciò che non ci piace.

Visualizzando le immagini sui software di photo editing sarà possibile osservarle più professionalmente.

Il fotoritocco per la fotografia prodotti

Abbiamo già parlato diffusamente della fotografia prodotti in altri articoli, per esempio questo su come fotografare scarpe, oppure questo su come fotografare oggetti per la vendita su E-commerce oppure Amazon.

Con questo articolo vogliamo approfondire alcuni aspetti tecnici che riguardano il fotoritocco, invece.

L’esposizione ed il contrasto

La regolazione dell’esposizione di una foto serve a stabilire esattamente quanto vogliamo che l’immagine sia luminosa.

Una foto sovraesposta è eccessivamente luminosa, e l’immagine risulterà quasi sfocata. Questo avviene perché abbiamo aperto eccessivamente l’obiettivo in condizioni di luminosità già sufficienti.

Al contrario una foto con un basso grado di esposizione risulterà buia e opaca.

Con gli strumenti per il fotoritocco è possibile gestire questo parametro in fase di post-produzione.(se abbiamo un file RAW abbastanza grande, cioè maggiore di 40 mb)

Anche il settaggio del contrasto è un parametro importante da gestire, e può avere un impatto significativo sulla qualità della nostra fotografia.

Il contrasto è l’ampiezza della gamma tra i toni scuri e quelli chiari dell’immagine.

In un immagine ad alto contrasto sia i toni chiari che quelli scuri risaltano, lasciando spazio ad ampie zone quasi ombrose.

Con questa impostazione la foto potrebbe apparire più impattante al primo sguardo, ma essere carente di dettagli.

Al contrario un immagine con poco contrasto appare piatta e nessun elemento risalta, sembrando parzialmente opaca o sovraesposta.

Anche in questo caso esistono degli strumenti integrati nelle macchine fotografiche digitali, che servono ad aiutarci a calibrare questi parametri in maniera equilibrata.

Stiamo parlando ad esempio degli istogrammi, forniti anche dai software di fotoritocco, ma ne esistono anche altri che variano a seconda del software e del produttore dell’attrezzatura.

Per leggere gli istogrammi delle foto basta sapere che una maggiore uniformità del grafico garantisce la corretta esposizione dell’immagine. Foto buie o sovraesposte presentano dei picchi in alcune aree.

Il bilanciamento del bianco

Questo parametro non è da confondere con l’esposizione. Si basa sui livelli di colore e sulla loro temperatura e la tinta.

Bilanciando il bianco daremo alla nostra immagine il tono di colore che preferiamo.

Esistono anche parametri predefiniti, (ad esempio luce del giorno, nuvoloso, luce artificiale), che ci possono aiutare a riprodurre specifiche condizioni di luce dovute al momento in cui si è scattata la foto, oppure a condizioni particolari di luce o ombra.

Calibrando il tono su un valore di temperatura caldo la foto risulterà più gialla, mentre con un tono freddo risalteranno le tonalità più bluastre.

Il fotoritocco dei colori

Altri parametri importanti da controllare dopo aver settato contrasto e bilanciamento del bianco sono quelli che riguardano i colori della nostra immagine.

I primi due hanno un ruolo fondamentale nella struttura della foto, perché contribuiscono a dargli un tono complessivo più chiaro o più scuro, ma non sono difficili da modificare, in quanto è immediatamente riscontrabile il cambiamento che apportiamo all’immagine.

La modifica dei parametri che riguardano i colori, ed in particolare la saturazione e la vivacità, la tonalità ma anche altri come l’incarnato, la temperatura e la tinta, invece richiedono un occhio più allenato, senza contare la possibilità di utilizzare il bianco e nero ed altre combinazioni.

Inoltre dipendono da molti altri fattori in modo determinante.

Uno di questi fattori è l’attrezzatura fotografica di cui disponiamo, infatti non tutti i dispositivi offrono la stessa gamma cromatica, ed in ogni caso ogni marchio ha delle caratteristiche specifiche.

Un altro fattore importante è il gusto personale del fotografo ma anche la sensazione che vogliamo rendere con il nostro prodotto.

La difficoltà sta nel fatto che piccole variazioni di questi parametri comportano cambiamenti rilevanti sull’immagine, ed è spesso difficile riuscire a ridefinire i colori di un immagine in post-produzione.

In linea generale, agendo sulla saturazione i colori risulteranno più intensi e si noterà l’effetto in particolare con quelli più brillanti. Invece agendo sulla vivacità saranno i colori meno intensi a risaltare, lasciando quelli già brillanti inalterati. Come abbiamo detto in precedenza, esiste il rischio di distorcere eccessivamente l’immagine originale, creando un effetto di photo editing distruttivo.

La nitidezza

Questo parametro ha un grande effetto sull’immagine in generale. Contribuisce in particolare a rendere la foto più nitida, anche nel caso di un soggetto sfocato.

Nel caso della fotografia prodotti può tornarci molto utile, infatti agisce in particolare sui bordi degli oggetti, e gli attribuisce un aspetto molto più pulito, centrato ed efficace.

Riesce a mettere in risalto i dettagli, e di conseguenza i soggetti principali dell’immagine.

Tuttavia, un uso eccessivo di questi strumenti per la nitidezza, potrebbero causare degli effetti distorsivi sull’immagine come l’insorgere di aloni.

Soprattutto potrebbero sovraccaricare l’immagine di dettagli e colori che non fanno parte del progetto originario.

I migliori software gratuiti per il fotoritocco

Vediamo infine quali sono i principali software per elaborare le immagini.

Ne esistono moltissimi gratuiti da scaricare che abbiamo già visto in precedente articolo, ma li ricordiamo in questo elenco:

  • GIMP, che è un programma di photo editing completo,
  • Adobe Photoshop Express che è la versione gratuita dei programmi Adobe
  • Darktable, programma completo open source
  • Raw Therapee, molto professionale può essere un sostituto di Lightrooom di Adobe
  • PhotoScape X, molto semplice ed intuitivo
  • Photo Pos Pro

Ed altri come: Polarr, Paintnet, PAINT 3D, InPixio, Krita.

Tra quelli online citiamo Pixlr X, Photopea, BeFunky, Photofancy, Adobe Lightroom, Canva

Infine tra le app per smartphone le migliori sono: Canva, Adobe Lightroom, Pixlr, Photostudio, LightX, Snapseed, Adobe Photoshop Express.

Tuttavia sconsigliamo i software gratuiti ed il fai da te per mille motivi, se hai esigenza di ottenere fotografie prodotti o post produzione, visita questa pagina, e scrivici, troveremo la soluzione giusta per la tua azienda.

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