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Pubblicità su Google. Quanto costa?

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Simone Grigoli
Simone Grigoli

“Cresci un pò ogni singolo giorno” 

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Tempo richiesto: 9 minuti


In precedenti articoli abbiamo parlato di cosa possiamo fare per stabilire una presenza su Google, migliorare la visibilità della nostra azienda e raggiungere gli obiettivi di marketing che ci siamo prefissati.

In questo articolo faremo un po’ di chiarezza sui costi della pubblicità su Google.

Questo è un argomento molto dibattuto online, e per degli ottimi motivi.
L’interesse intorno al mercato della pubblicità online è in continua crescita e moltissime aziende hanno iniziato a beneficiarne.

I vantaggi sono tantissimi ma è un sistema pubblicitario in parte diverso da quello tradizionale.
Il meccanismo con cui Google fa pagare il proprio servizio potrebbe sembrare complicato, soprattutto ai non addetti ai lavori.

Noi di Shooting Studio abbiamo già acquisito parecchia esperienza nella gestione di account pubblicitari e non solo.

Infatti offriamo molti altri servizi come ad esempio la fotografia prodotti, la creazione di loghi, la creazione di siti internet e molto altro.
Per saperne di più contattaci.

  1. Quali sono gli strumenti pubblicitari di Google?

  2. Come funziona la pubblicità su Google?

  3. Come vengono calcolati i costi di pubblicità su Google?

  4. La previsione dei risultati in base al budget ed il bonus 400 Euro

  5. Il budget iniziale delle campagne

  6. Il costo delle parole chiave: costo per click e per acquisizione

Quali sono gli strumenti pubblicitari di Google?

La pubblicità su Google è prodotta attraverso la marketing platform Google Ads.

Google Ads è la più importante piattaforma pubblicitaria online del mondo ed è nata nel lontano 2000, agli albori di quest’era digitale.

Per capire la rilevanza del marketing online basti pensare che per Google stesso questo servizio è la principale fonte di profitto.

In realtà potremmo dire che l’intero web in proporzione più o meno elevata si remunera grazie agli introiti pubblicitari.

Abbiamo scritto altri articoli su questo argomento se volete approfondire.

Ma come si presenta la pubblicità su Google?

La pubblicità su Google assomiglia a quella tradizionale ma utilizza soltanto spazi digitali e può essere anche non mediata, nel senso che qualunque utente può gestire un account Google Ads per pubblicizzare la propria attività.

Come funziona la pubblicità su Google?

Google Ads è il software per la pubblicità su Google.
Logo di Google Ads

Per iniziare a fare pubblicità bisogna essere registrati a Google con un account ed attivare Google Ads.

Come raccontiamo in questo articolo del nostro blog la pubblicità su Google è suddivisa in reti e campagne di annunci. La principale è la rete ricerca, poi c’è la rete display e molte altre possibilità anche perché questi strumenti sono in continua evoluzione.

In sostanza seguendo il metodo suggerito da Google stesso, una volta impostati gli obiettivi di marketing che vogliamo raggiungere con la pubblicità e scelto dove vogliamo che siano pubblicati gli annunci, possiamo iniziare a crearli.

I formati sono di vario tipo anche a seconda di dove abbiamo deciso di pubblicarli. Ad esempio sulla rete display gli annunci si adattano agli spazi dei video o a quelli delle app.

L’aspetto però che ci interessa in questo articolo riguarda i costi della pubblicità su Google.

Il budget che decidi di investire in pubblicità è totalmente controllabile da te. Puoi decidere anche di interrompere o chiudere le campagne in qualsiasi momento.

L’aspetto più innovativo è che i risultati sono stimabili e quantificabili.

Scegliendo gli obiettivi in fase iniziale, le risorse del budget verranno allocate per raggiungerli.

Monitorando le campagne pubblicitarie in corso ed i loro rendimenti potrai decidere di riallocarle come preferisci per ottimizzare i risultati.

Come vengono calcolati i costi di pubblicità su Google?

Google utilizza il sistema Pay Per Click per attribuire i pagamenti per le impressions.
Il sistema di pagamenti Pay Per Click

Per rispondere a questa domanda è necessario fare una premessa.

Google non impone un budget minimo per iniziare a pubblicare annunci.

Non ci sono soglie settimanali, mensili o annuali. La soglia che serve a quantificare il nostro impegno pubblicitario è il cosiddetto budget cioè la cifra massima che impostiamo per ogni campagna.

Per capire questo concetto dobbiamo però spiegare quando Google detrae i pagamenti e perché.

Il budget viene utilizzato solo quando gli utenti compiono un azione sui tuoi contenuti. Ad esempio cliccano sull’annuncio, ti chiamano, visitano la tua pagina, effettuano un acquisto etc.

Questo avviene in base agli obiettivi che hai impostato tu e serve a comprendere come funziona il meccanismo del Pay Per Click.

L’efficacia delle campagne in termini di visibilità e di risultati dipende da come sono progettate le campagne stesse. Anche se Google fornisce ottime guide e consigli per occuparsi di questo aspetto, la soluzione migliore è quella di affidarsi a professionisti in grado di creare in base alle vostre esigenze le campagne, per poi monitorarle ed ottimizzarle.

L’impostazione accurata della SEO e la strategia di PPC che adotti influenzeranno i tuoi risultati e la tua spesa pubblicitaria.

Leggete questo articolo sul posizionamento degli annunci in Google per approfondire.

La previsione dei risultati in base al budget ed il bonus 400 Euro

Una novità interessante pensata da Google Ads per fornire ai potenziali utenti qualche dato più concreto sulle potenzialità delle loro iniziative pubblicitarie è rappresentata dalla possibilità di chiedere una previsione dei risultati ancor prima di impostare un budget.

Questi strumenti si basano sul machine learning e sono in grado di fornire stime molto realistiche.

Inoltre Google promuove da tempo un iniziativa che prevede un rimborso di 400 Euro in credito per il budget pubblicitario alla soglia raggiunta di 400 Euro spesi. In questo articolo abbiamo analizzato l’argomento più da vicino.

Anche se questa cifra può spaventare, se vista nel contesto nel contesto di Google Ads, rappresenta un forte incentivo a continuare a fare pubblicità, non essendoci appunto nessuna spesa iniziale da stanziare.

Raggiunto questo livello di spesa Google vi offrirà altrettanto credito per continuare le vostre campagne.

Considerando che le campagne vengono ottimizzate nel tempo grazie all’analisi dei dati di traffico raccolti questo bonus non è da sottovalutare.

Ma vedremo questo aspetto nel prossimo paragrafo.

Il budget iniziale delle campagne

Con Google Ads non esiste un budget minimo o massimo per iniziare.
Il budget per gli annunci

Nella conclusione del capitolo precedente intendevo dire che grazie all’ottimizzazione delle campagne i costi di gestione delle campagne si assestano.

Per campagne semplici non dobbiamo pensare che sprecheremo risorse nel breve termine.

Generalmente possiamo dire che tutti i soldi investiti nel budget se usati correttamente portano risultati.

Ribadiamo ancora una volta che non c’è una soglia di spesa minima o massima; quanto decidiamo di investire dipende anche da quante campagne annunci vogliamo intraprendere e di che tipo.

Per quanto riguarda le campagne più strutturate, come ad esempio le performance max di cu abbiamo parlato in questo articolo, anch’esse si avvalgono del machine learning e sono perlopiù automatizzate, sicuramente è previsto un utilizzo del budget maggiore ed è richiesto un lavoro di settaggio ancora più accurato, ma potrebbero essere lo strumento giusto per quelle aziende che hanno obiettivi con strategie di annunci complesse.

Il costo delle parole chiave: Costo per Click e per Acquisizione

Concludiamo questo articolo sui costi della pubblicità su Google parlando di Costo per Click e di Costo per Acquisizione.

Quanto incide sul nostro budget una parola chiave dipende dal suo CPC.

Questo dato è determinato dall’interesse che la parola chiave suscita, e ciò ne determina in pratica il suo valore.

Siccome per le parole chiave si applica un sistema di aste, le migliori riceveranno più offerte in quanto sono le più richieste dagli inserzionisti, facendone lievitare il prezzo.

In questo modo si sviluppa una competizione diretta tra inserzionisti, ma analizzando il mercato di riferimento è possibile comunque effettuare scelte strategiche adeguate per non perdere occasioni interessanti.

Mentre il CPC è rivolto al miglioramento della visibilità il CPA è il costo di ogni azione compiuta a seguito dell’accesso ai contenuti.

Questi dati non servono a determinare i costi complessivi.

In un ottica di risultati questi parametri sono utili per capire l’efficacia delle campagne annunci.

Il CPA è dato dal rapporto fra il costo totale della campagna pubblicitaria e il numero di azioni generate dalla stessa quindi è sicuramente molto importante analizzarlo con attenzione.

Anche se può apparire strano, rivolgersi ad un’agenzia di web marketing potrebbe essere la scelta migliore per voi anche dal punto di vista economico.

La gestione costante e professionale delle campagne da parte di professionisti vi permetterà di risparmiare parecchi soldi anche in termini di tempo.

Come ribadiamo anche l’utilizzo di strumenti automatizzati per le nostre campagne non significa che non rimanga molto lavoro da fare in termini di monitoraggio e analisi.

Inoltre l’utilizzo di strumenti come Google Analytics richiede molte competenze tecniche e tempo da sottrarre all’attività principale.

Contattaci per saperne di più.

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